Racconti felini

15,00 

AA.VV.

 

I gatti non sono solo compagni silenziosi o curiosi abitanti delle nostre case: sono creature enigmatiche, portatrici di storie, misteri e segreti. In questa affascinante raccolta di racconti, i gatti diventano protagonisti assoluti, narratori senza voce e custodi di emozioni. Dalle luci soffuse di un piccolo appartamento cittadino ai paesaggi incantati di antichi villaggi, ogni storia esplora il legame speciale tra l’uomo e il felino, un rapporto fatto di sguardi complici, intuizioni sottili e una magia che solo loro sanno evocare.

Attraverso queste pagine, scoprirai gatti che salvano vite, risolvono misteri, accompagnano in sogni impossibili o semplicemente sanno ascoltare il cuore umano come nessun altro. Ogni racconto ti guiderà in un mondo dove la realtà sfuma nel fantastico e dove i gatti sono molto più che animali: sono anime che osservano, insegnano e, a volte, cambiano il corso del destino.

Se ami i gatti, o se hai sempre pensato che ci sia qualcosa di straordinario dietro i loro occhi dorati, questa raccolta è per te. Preparati a vedere il mondo dalla prospettiva di chi lo vive a zampa di velluto.

 

Il volume propone una selezione dei racconti che hanno superato le selezioni del Concorso Letterario Nazionale “Racconti Felini”, e sono stati premiati al Circolo dei Lettori di Torino nel novembre 2024.

Disponibilità: 142 disponibili

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Inverno…

Le Prealpi sullo sfondo si riflettevano sulle acque azzurrine del Piave. I resti della diga del Vajont si imponevano in questo dipinto naturale come un tocco di Art Nouveau in un mare di Impressionismo paesaggistico. Il fiume scorreva veloce nella valle, come i proiettili che avevano riempito i silenzi del luogo durante la Grande Guerra e che gli avevano fatto guadagnare l’appellativo di fiume Sacro alla Patria. Lo scrosciare della corrente rimbombava nel territorio come la frana che precipitò dal soprastante pendio del Monte Toc nelle acque del bacino e che diede all’imponente costruzione la nomea di disastro.
Da allora la diga rimase in disuso. Le sponde erano innevate, le pietre congelate e i rami dei salici erano secchi e spogli. Il colore creava un tutt’uno di bianco e nero, spezzato solo dal grigio della diga e dal verde acqua del torrente Vajont, che ridava anima al luogo silenzioso. I cinguettii e le folate di vento che fischiavano nella valle animavano quello che poteva sembrare morto, in questo fermo immagine simile a un negativo di una vecchia macchina fotografica.
La fauna del luogo era stata invasa da qualcuno che poco c’entrava con la valle. Questa figura, leggiadra e che saltellava da un blocco di cemento all’altro, era bianca, candida. Aveva il pelo lungo e setoso. Il suo portamento era regale e deciso. Ogni tanto muoveva la coda in modo incantatore come a voler dare un punto di riferimento da seguire alle piccole creature che si portava dietro. Tentavano di mantenere il passo di chi guidava il cammino ma i loro movimenti, al contrario di quelli dell’animale che conduceva la fila, erano goffi e impacciati. Ogni tanto scivolavano e rischiavano di cadere nelle acque gelide sotto di loro, e per questo l’essere dalle sembianze a dir poco fatate si voltò di scatto. I suoi occhi impari, uno verde e uno azzurro, fissarono quelli dei suoi piccoli e gli intimavano a proseguire facendo attenzione.
A vederla da lontano sembrava una volpe artica, con appunto una coda lunga, pomposa, soffice e fluente, ma poco aveva a che fare con il mammifero selvatico. L’animale che si muoveva a passo svelto era un gatto.
Aveva le sembianze di quelli nordici, come i Maine Coon o quelli norvegesi, quindi difficilmente si trattava di una gatta randagia. Era presumibile che fosse scappata e mai più tornata a casa dai suoi padroni. Si era adattata alla natura e aveva imparato a sopravvivere, rubando qualche trucco dai gatti europei che, per come trascorrevano la loro vita alla giornata, impersonavano perfettamente la diceria che avessero nove vite, essendo temerari e liberi. Non avendo paura di niente.

 

Ecco l’elenco degli autori:

Fiamma Grazia Armellino – Il viaggio

Maria Florencia Batistoni – Il gatto della libreria “Adagio”

Nicola Benedetto – Un batuffolo rosso

Anna Borghi – Il trasloco dei gatti

Federica Castaldi – Il viaggio di Pingu

Fabio Cavalchi – Tra gli artigli del vento

Ermanno Cottini – Un tricobezoaro di pelo di gatto alquanto indigesto

Isabella Fieni – Codacorta

Marcella Graglia – L’inciampo

Eugenio Novara – Le gatte mancine

Mike Papa – Oliver

Michela Ravasio – Briciola e la noia

Alessio Romanini – La gatta Sbirulina

Ivana Rossi – Il gatto di Baudelaire

Simone Toma – Il miracolo del Vajont

Daniele Treu – The final cat

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